Lo scopo della scuola e degli studi gnostici

Sapere chi è, da dove viene e dove va, sono sempre state delle domande che ogni essere umano si è posto almeno una volta nell’esistenza e lo gnosticismo risponde a queste domande.
Ottenere la conoscenza integrale di sé stessi e dell’universo, del nostro destino spirituale e materiale è il vero obiettivo degli studi gnostici.
Tuttavia, è chiaro che non possiamo accedere a questa conoscenza utilizzando i mezzi intellettuali ordinari, le teorie in voga o le semplici credenze. È impossibile arrivare alla conoscenza gnostica ricorrendo alle abituali analisi derivanti dal razionalismo soggettivo...
Abbiamo un corpo in carne ed ossa, questo è ovvio per chiunque, ma pochi comprendono che abbiamo anche una particolare psicologia suscettibile di trasformazioni.
In generale, la gente crede di essere solo in relazione col mondo esterno, ma lo gnosticismo universale insegna che siamo anche in relazione con un mondo interno, o spazio psicologico, invisibile ai sensi fisici.
Rispetto al mondo fisico verso il quale siamo attratti, questo mondo interno è molto più esteso e più ricco di insegnamenti di quanto supponiamo. I pensieri, le emozioni, gli aneliti, le speranze, le paure, le gelosie, le frustrazioni, ecc., sono interni, psicologici, non sono visibili per i sensi ordinari, comuni e correnti, ma tuttavia sono per noi più reali di un tavolo o di una poltrona. Certamente, noi viviamo più nel nostro mondo interno che in quello esterno. Ma pur essendo così, diamo maggiore importanza al mondo fisico, all’aspetto esterno, a ciò che in realtà non è il più importante; di conseguenza, viviamo in un mondo interno che ignoriamo, ognuno condizionato dai propri interessi soggettivi ed egoisti, dalle proprie passioni, desideri, preoccupazioni, ecc., soffrendo meccanicamente senza sapere per quale motivo...
L’auto-osservazione psicologica è uno degli strumenti che ci permette di comprendere le cause di queste sofferenze. Lo sviluppo del senso dell’auto-osservazione intima ci conduce gradualmente verso la conoscenza di sé stessi, permettendoci di realizzare un inventario psicologico di quello che in noi è di troppo e di quello che ci manca. Così dunque, auto-scoprendo quello che siamo interiormente ed eliminando quello che dentro noi stessi ci amareggia la vita, risolviamo l’enigma della nostra esistenza e possiamo sviluppare tutte le nostre facoltà latenti, tutti i nostri sensi interni.
Per questo è stato detto:

“Γνῶθι σεαυτόν” (Gnôthi seautón) o “Nosce te ipsum”
Uomo, conosci te stesso... e conoscerai l’universo e gli Dei.