La gnosi

GNOSI deriva dalla parola greca gnosis che significa “conoscenza”.
La conoscenza gnostica si basa su quattro pilastri: scienza, arte, filosofia e religione.
I principi gnostici sono alla base della cultura romana, greca, persiana, mesopotamica, siriaca, indù, cinese, giapponese, tibetana, egizia, ecc. Ritroviamo i principi gnostici anche nei culti dei Nahuatl, Aztechi, Olmechi, Toltechi, Zapotechi, Maya e Inca. È necessario fare una distinzione tra “principi religiosi” e “forme religiose”. I principi religiosi sono immutabili nel tempo e comuni a tutte le religioni; le forme religiose nascono, cambiano e muoiono con il tempo.
La scienza gnostica studia anche ciò che non è percettibile con i sensi esterni. La gnosi afferma che esistono altre dimensioni oltre le tre dimensioni euclidee: questa non è un’affermazione che deriva da una credenza, ma una realtà che ognuno può sperimentare con i propri mezzi; il tempo, per esempio, non fa parte di queste 3 dimensioni.
La gnosi invita allo studio e all’esperienza diretta e considera ogni dogma (religioso o scientifico) come un primo passo verso l’ignoranza.
La gnosi si rivolge a uomini e donne che hanno delle “inquietudini spirituali”, che non sono completamente assorbiti dalla vita esteriore e che non pensano che la vita possa ridursi a nascere, crescere, studiare, sposarsi, riprodursi e morire. È ovvio che dobbiamo avere una professione, un lavoro, un’attività per poter soddisfare i nostri bisogni, ma questo non è lo scopo della vita, è solo il mezzo per vivere. Ciò che è fondamentale è “conoscere sé stessi”, sapere chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo, a che scopo viviamo.
La gnosi ci dà gli strumenti necessari e sufficienti per rispondere a queste inquietudini.
La gnosi è la dottrina della sintesi.